Emily Jacir indaga storie di colonizzazione, relazione, traduzione, trasformazione, resistenza e movimento attraverso un approccio politico e biografico. Attingendo a rituali come danze, processioni e giochi, l’artista rintraccia il modo in cui lo spazio, la collettività e i ricordi vengono rivendicati. È stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra cui, recentemente, un dottorato onorario da parte di NCAD di Dublino, Irlanda; il premio of Arts and Letters dell’American Academy (2023); l’Andrew W. Mellon Rome Prize Fellowship presso l’American Academy di Roma (2015) e l’Alpert Award (2011). È la fondatrice di Dar Yusuf Nasri Jacir for Art and Research a Betlemme.

Michael Rakowitz (Iraq, USA) questiona il concetto di geografia sociale su scala locale, regionale e globale, lavorando all’intersezione tra la risoluzione e la creazione di problemi. Tra i suoi primi progetti c’è paraSITE (1998- in corso), una serie di strutture gonfiabili costruite su misura per le persone senza fissa dimora, attaccate alle bocchette esterne del sistema di riscaldamento degli edifici. Recentemente ha ricevuto la commissione per il Fourth Plinth 2018-2020 a Trafalgar Square a Londra, il Nasher Prize 2020 e l’Herb Alpert Award in the Arts 2018. Le sue opere sono state esposte, tra l’altro, al MoMA, alla Whitechapel Gallery, al MassMOCA e alla Tate Modern. Rakowitz è professore di Art Theory and Practice alla Northwestern University.