Giulia Crispiani e Scomodo
BANGARANG

Frutto della commissione di Romaeuropa Festival a LOCALES, e produzione inedita all’interno dei progetti speciali del festival, BANGARANG è un discorso aperto a tutte, iniziato tra la comunità di Scomodo e l’artista Giulia Crispiani nel luglio del 2021. Il titolo è ispirato al grido di Peter Pan e i bimbi sperduti nel film Hook – Capitano Uncino. Un grido che arriva dopo quasi due anni di pandemia, di isolamento forzato, di impossibilità di toccarsi, frequentarsi, uscire fuori. 

Il percorso sperimentale di BANGARANG si posiziona all’interno dell’uso della scrittura come pratica artistica per Giulia Crispiani e si alimenta dei contenuti e delle ricerche che la redazione più numerosa d’Italia, quella di Scomodo, sta creando nella città di Roma dal 2016. Sono gli under 30, insieme all’artista, a punteggiare piccoli segnali di luce in mezzo al buio di una pandemia ancora in corso, a trascinare i visitatori verso il loro punto di vista, quello di una generazione che maggiormente ha subito gli effetti collaterali delle chiusure forzate, della sospensione didattica in presenza, del diritto di investire nell’idea di futuro come per le generazioni precedenti. Bangarang è un’esternazione, un entusiasmo, un’esequie – espressione e energia.
Bangarang è una cassa puntata fuori da una finestra che spera di far ballare i passanti.
Soprattutto è desiderio condiviso da un cuore che pompa fuori da un petto.
In un certo senso, Bangarang è un coro. Un impeto e una forza.
Un invito a svuotare e riempire la voce di parole.
Una scusa per respirare all’unisono.
Bangarang è un punto focale.
Una ricorrenza, una festa per tutte che allinea i pensieri e li mette in contatto.
Uno spazio stracolmo di corpi.
E se io ti dicessi le cose come stanno diventerebbe anche una lettera d’amore. Una lista di aspirazioni.

 

Info | I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili a questo link Romaeuropa Festival Bangarang
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